“BEVI RESPONSABILMENTE”, ANM E FIPE-CONFCOMMERCIO INSIEME CONTRO LA MALA MOVIDA

“Patto tra Pubblici Esercizi e magistrati per contrastare l’abuso di alcol e far crescere la consapevolezza

tra ragazzi e gestori su legalità e buone pratiche”

 

Caserta, 07-02-2022 – Il road show “Bevi Responsabilmente” arriva a Caserta per presentare il progetto dedicato alla cultura del divertimento responsabile, promosso dalla Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi e dall’Associazione Nazionale Magistrati.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Santa Maria Capua Vetere (Ce) nella Sala Aulario dell’Università degli studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ dal vice Presidente provinciale di Confcommercio Caserta, Umberto Cinque e dal Presidente provinciale Fipe Caserta, Giuseppe Russo. Presenti anche il Questore Antonio Messineo, il vice prefetto Luigia Sorrentino, il vice sindaco di Caserta, Emiliano Casale e gli assessori con delega alla sicurezza e alla salute, rispettivamente Massimiliano Marzo e Vincenzo Battarra insieme ai delegati dell’ANM, Marcello De Chiara, Gip presso il tribunale di Napoli, e Nicola Camerlingo, Sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Tra i relatori anche Giulia Rebecca Giuliani, Responsabile area legale, legislativa e tributaria di Fipe, Massimo Di Porzio, Presidente Fipe Campania, Valentina Ricchezza, membro della XV Commissione Anm, e Luigi Ferraro, professore dell’Università degli studi ‘Vanvitelli’.

L’incontro, moderato da Roberto Calugi, Direttore generale Fipe, si è aperto con gli indirizzi di saluto di Lorenzo Chieffi, direttore del Dipartimento della facoltà di Giurisprudenza, Lucia Monaco, professoressa dell’Università degli studi ‘Vanvitelli’, Gabriella Maria Casella, presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Carmine Renzulli, procuratore, Francesco Balato, presidente della sottosezione Anm, e Pasquale Russo Direttore Confcommercio Campania.

Associazioni, istituzioni e imprese uniti per promuovere un divertimento sano e lontano dagli stereotipi della “Mala Movida”, all’insegna di un momento formativo e informativo che interesserà i titolari e i dipendenti delle imprese di pubblico esercizio, così come i clienti – anche giovanissimi – grazie al coinvolgimento della rete nazionale degli istituti professionali Re.Na.I.A..

Bevi responsabilmente vuole essere la risposta a comportamenti inadeguati, alla cultura dello “sballo del bridge drinking”, alle violazioni delle regole e degli orari, ai consumi incontrollati e poco attenti alla qualità, all’eccessiva facilità di accesso all’alcol. Tutte pratiche che vanno sotto il nome di “Mala Movida”, fenomeno dilagante in molte piazze d’Italia e certamente favorito, soprattutto nei centri storici delle nostre città, da abusivismo commerciale e una crescita incontrollata di negozi “take away” (+ 54,7% a livello nazionale tra il 2008/2019), dove non può esistere alcun controllo efficace alla vendita di alcol, anche verso le fasce più sensibili della popolazione.

Formazione degli operatori, diffusione di buone pratiche tra i clienti, unite ad una maggiore presidio dei Pubblici Esercizi delle nostre città, per valorizzare i centri storici e tornare a vivere il divertimento in tutta sicurezza. Questo il messaggio del progetto lanciato in 24 tra le principali città italiane, per arginare comportamenti pericolosi e dannosi per le persone e la società.

‘Questa iniziativa riveste un ruolo particolarmente importante per il territorio – ha dichiarato il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Caserta, Giuseppe Russo, nel suo intervento – perché mira a contrastare un fenomeno, quello della movida selvaggia, che sta dilagando anche tra i giovanissimi. Pubblici esercizi, magistrati e studenti universitari hanno deciso pertanto di fare rete con l’intento di portare avanti una campagna di sensibilizzazione mirata che possa contribuire a invertire la rotta. Il nostro appello va innanzitutto a quegli imprenditori che non rispettano le regole e che continuano, tra le altre cose, a somministrare bevande alcoliche ai minorenni e poi anche a quei giovani consumatori spesso inconsapevoli dei rischi cui vanno incontro quando oltrepassano i limiti. Sono più che certo che attraverso l’azione congiunta di tutti i partecipanti al progetto, riusciremo a porre un freno a questo malcostume e a farci promotori di una ‘sana movida’.

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