CONFCOMMERCIO SOSTIENE LA CANDIDATURA DI PROCIDA CAPITALE DELLA CULTURA

 

Grande apprezzamento per la presenza di Procida nella lista delle dieci città finaliste per diventare Capitale Italiana della Cultura per il 2022 è stato espresso dal direttore generale di Confcommercio Campania, Pasquale Russo. “Siamo stati tra i primi sostenitori della candidatura ed ebbi già modo di esprimere, nell’incontro dello scorso Febbraio con il Sindaco Dino Ambrosino, il mio personale plauso per l’iniziativa e il pieno supporto e coinvolgimento di Confcommercio Campania alla candidatura di Procida a capitale italiana della cultura, ritenendola in ogni caso una grossa opportunità non solo per l’attenzione e la visibilità che ne sarebbero derivate, ma soprattutto per avviare un processo di crescita collettiva e di confronto tra istituzioni e cittadini”. Secondo il direttore Russo, l’essere arrivata tra le 10 finaliste, unica delle città campane ad avercela fatta, deve già essere motivo di grande soddisfazione e di orgoglio, una notizia eccezionale che rappresenta un segnale di speranza in questo periodo di crisi e di grande incertezza. La candidatura di Procida aspira e deve rappresentare non solo la corsa a un titolo, ma un impulso propositivo, un volano che inevitabilmente potrà coinvolgere l’intero territorio della città metropolitana di Napoli. In tutte le sue edizioni la Capitale della cultura ha innescato meccanismi virtuosi tra le realtà economiche e sociali dei territori, ed è proprio per questo è importante che tutte le istituzioni, ad ogni livello, sostengano Procida e che anche Confcommercio si affianca ad essa, supportando e promuovendo concretamente questo progetto. “Questa candidatura è una luce nel buio della crisi”, conclude Russo, “oggi Procida può essere fiera di rappresentare la Campania e le piccole isole d’Italia, i Campi Flegrei con la loro storia millenaria e, soprattutto, di essere ambasciatrice di una cultura che non isola, come dall’assunto chiave del dossier che era stato ideato prima della pandemia e che ora diventa ancora più centrale, di ancora maggiore significato”.

 

 

 

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