F.A.Q. – Le risposte alle domande frequenti delle imprese Campane sul Decreto “cura Italia”

aggiornamento al 23.03.2020

Il decreto Cura Italia dispone la sospensione delle bollette per tutti i nostri negozi (acqua, elettricità ecc.)?

No. La sospensione dei pagamenti di fatture di energia elettrica, gas, acqua e rifiuti, vale solamente per i comuni della ex zona rossa (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova Dei Passerini, Vo’ Euganeo) e fino al 30 aprile 2020.

 E’ possibile usufruire contemporaneamente di più indennità?

No. Le varie indennità non sono cumulabili, e vi è anche l’incompatibilità con chi percepisce il reddito di cittadinanza.

 La mia impresa ha già un mutuo in corso. E’ possibile ridurre l’importo delle rate e ottenere una nuova liquidità dalla mia banca?

Sì. Il decreto “Cura Italia” contiene una misura che, attraverso l’intervento dello Stato in qualità di garante tramite il Fondo di garanzia PMI, rende più semplice – per le imprese che fino alla crisi avevano i requisiti per accesso al credito – la rinegoziazione di un mutuo già in essere con la stessa banca finanziatrice. Questo consente di ridurre l’importo dell’attuale rata e allungare i tempi di rimborso. Un aspetto interessante è che viene anche prevista, contestualmente alla rinegoziazione, la concessione di nuova liquidità all’impresa richiedente, per almeno il 10% del debito residuo del mutuo rinegoziato.

Che cos’è il fondo di garanzia e quali benefici mi può fornire?

Il Fondo di garanzia PMI è lo strumento pubblico di garanzia che supporta le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di micro, piccole e imprese e professionisti. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente: tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. La garanzia del Fondo consente ai soggetti finanziatori di minimizzare il proprio rischio e cercando di favorire, in termini concreti, una maggiore propensione del sistema creditizio ad erogare finanziamenti.
L’impresa e il professionista devono essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento garantito.

Quali sono le aziende che possono richiedere la cassa integrazione in deroga?

Le aziende/datori di lavoro che hanno fino a 5 dipendenti e quelle rientranti nella disciplina della CIGS – Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (per i nostri settori: imprese esercenti attività commerciali, comprese quelle della logistica, che occupino mediamente più di 50 dipendenti inclusi gli apprendisti e i dirigenti; agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, che occupino mediamente più di 50 dipendenti inclusi gli apprendisti e i dirigenti; imprese di vigilanza, che occupino mediamente più di 15 dipendenti inclusi gli apprendisti e i dirigenti).

 In una società di Capitale (s.r.l.) i soci possono accedere al contributo di 600 €?

Esclusivamente l’amministratore della società potrà aver accesso al contributo se presta attività lavorativa all’interno della società.

 Ho un’impresa e non ho dipendenti, posso aver accesso al contributo di 600 €?

Il contributo è destinato ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (artigiani e commercianti) ,non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione Separata, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro, che non concorre alla formazione del reddito imponibile.

L’indennità è erogata dall’INPS, previa domanda, con modalità che saranno rese note con apposita circolare, e non è cumulabile con altre indennità.

Sono un lavoratore stagionale in ambito turistico, ho diritto a un’indennità?

Ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente (quindi non in caso di dimissioni) il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 01/01/2019 ed il 17/03/2020, non titolari di pensione o di altro rapporto di lavoro dipendente, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro, che non concorre alla formazione del reddito imponibile.

 Sono un libero professionista con partita iva, non iscritto alla gestione sparata dell’INPS, posso accedere al contributo di 600 €?

No, l’indennità viene erogata in favore di tutti i liberi professionisti che hanno una partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020. Possono accedervi anche i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi sempre al 23 febbraio. Questi soggetti devono però essere iscritti alla Gestione separata, non essere titolari di pensione o iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

 La mia attività si trova all’interno di un centro commerciale, posso usufruire del credito d’imposta per il pagamento dell’affitto dei locali?

Ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C1.

Il credito d’imposta, che è utilizzabile in compensazione tramite F24, non si applica alle seguenti attività:

Ipermercati – supermercati – discount di alimentari – minimercati ed altri esercizi  non  specializzati  di  alimentari vari – commercio al dettaglio di prodotti surgelati – commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le  telecomunicazioni,  elettronica  di consumo audio e video, elettrodomestici – commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e  tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2) – commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati – commercio al dettaglio  apparecchiature  informatiche  e  per  le telecomunicazioni (ICT)  in  esercizi  specializzati  (codice  ateco:47.4) –  commercio al dettaglio di  ferramenta,  vernici,  vetro  piano  e materiale elettrico e termoidraulico – commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari – commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione – commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici – farmacie – commercio  al  dettaglio  in  altri  esercizi  specializzati   d medicinali non soggetti a prescrizione medica – commercio al dettaglio  di  articoli  medicali  e  ortopedici  in esercizi specializzati – commercio al dettaglio di articoli di  profumeria,  prodotti  per toletta e per l’igiene personale – commercio al dettaglio di piccoli animali domestici – commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia – commercio al dettaglio di combustibile per uso  domestico  e  per riscaldamento – commercio al dettaglio di  saponi,  detersivi,  prodotti  per  la lucidatura e affini – commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di  prodotto  effettuato via internet – commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di  prodotto  effettuato per televisione – commercio  al  dettaglio  di  qualsiasi  tipo  di  prodotto   per corrispondenza, radio, telefono – commercio effettuato per mezzo di distributori automatici – lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia – attività delle lavanderie industriali – altre lavanderie, tintorie – servizi di pompe funebri e attività connesse.

 Una società che svolge attività di commercio al dettaglio non sottoposta a chiusura, con un solo dipendente, sto svolgendo l’attività da solo (il dipendente non sta lavorando), può beneficiare di aiuti tipo cassa integrazione?

Si, la sospensione per cassa integrazione non necessariamente presuppone l’esistenza di un provvedimento di chiusura.

 Uno studio professionale può accedere agli strumenti di sostegno?

Sì. Uno studio professionale può accedere, per i propri dipendenti, agli ammortizzatori sociali del DL 18. In particolare:
· se ha da 1 a 5 dipendenti, Cassa Integrazione in Deroga (art. 22);
· se ha più di 5 dipendenti, assegno ordinario erogato dal Fondo di Integrazione Salariale (art. 19).

Come funziona il fondo di solidarietà “Gasparrini”?

Viene estesa l’operatività del fondo – per 9 mesi dall’entrata in vigore del decreto legge – ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che dichiarino di aver registrato –  nel trimestre successivo al 21/02/2020 – un calo del fatturato superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività su disposizioni adottate dall’autorità competente.

Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’ISEE.

Un’impresa in forma di snc (società in nome collettivo), con 2 soci, ha diritto al bonus dei 600 €?

Sì, in base all’art.28 del DL 18/2020 l’indennizzo, per il mese di marzo, di 600 euro spetta anche ai soci di snc sia iscritti alla gestione esercenti attività commerciali INPS sia iscritti alla Gestione Artigiani INPS e non pensionati.
L’INPS dovrà individuare le modalità operative per la richiesta dell’indennizzo.

 

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